Come andare in vacanza o in viaggio con i figli durante la separazione.
| a cura dell’Avv. Piergiorgio Rinaldi, matrimonialista in Roma |
Spesso ci viene domandato se, in caso di separazione o di divorzio, i genitori debbano osservare degli obblighi quando vogliono portare in vacanza i figli.
I documenti per andare in vacanza
con i figli
I figli di separati o
divorziati, esattamente come i figli di coloro che sono sposati o che convivono
felicemente, devono avere documenti idonei all’espatrio, in caso di viaggio all’estero.
Per avere i documenti
necessari all’espatrio, sarà necessario il consenso di entrambi i genitori.
Ciò, sia in caso di figli di genitori separati che in caso di figli di genitori
ancora regolarmente sposati.
Differente, invece,
il caso della carta d’identità non valida per l’espatrio, che può essere
richiesta anche da uno solo dei genitori.
Se il genitore non acconsente all’espatrio
Capita sovente che
uno dei genitori neghi il consenso per la richiesta dei documenti validi per l’espatrio.
Per esperienza,
possiamo dire che le motivazioni sono quasi sempre del tutto infondate, e che
affondano nella necessità di negare qualcosa all’ex per infliggere una
frustrazione.
Se quindi il diniego
non è fondato sul giustificato sospetto che l’espatrio del minore possa avere
conseguenze irreversibili (pensiamo alla sottrazione internazionale di minore,
per esempio), l’altro genitore può chiedere al Giudice Tutelare di emettere un
provvedimento che autorizzi il rilascio del passaporto o della carta d’identità
valida per l’espatrio.
Comunicazioni sui minori durante
il viaggio
I genitori hanno
diritto di avere notizie dei figli durante il viaggio, e devono poter
comunicare con loro.
I figli devono quindi
essere raggiungibili telefonicamente ed essere reperibili per qualsiasi
emergenza o anche semplicemente per mantenere i contatti durante le vacanze.
Anche prima di
intraprendere il viaggio, è buona prassi che i genitori comunichino le
destinazioni presso le quali si recheranno con i figli, comprendendo anche l’indirizzo
dell’albergo o del luogo in cui soggiorneranno.
Il minimo delle
informazioni da comunicare all’ex sono: la destinazione e un numero di telefono.
Tuttavia, sarebbe meglio non essere troppo avari di informazioni. Non comunicare l’indirizzo completo non è reato, tuttavia è un comportamento che può essere oggetto di valutazione in relazione all’affidamento nel caso di una separazione in cui la conflittualità si mostri troppo elevata da parte di un genitore in danno dell’altro.
E’ necessaria l’autorizzazione
dell’ex per fare una vacanza?
No. Ogni genitore può portare in viaggio i figli senza che l’altro possa impedirlo.
Il consenso dell’ex,
pertanto, è del tutto irrilevante.
Tuttavia, nell’organizzazione
dei viaggi e delle vacanze, si deve tener conto del diritto dell’altro genitore
di trascorrere tempo con i figli, e quindi non si dovrà sovrapporre il proprio
periodo di vacanza a quello dell’altro per impedirne lo svolgimento.
Ancora una volta, in caso di mancato accordo, si potrà
fare ricorso al Giudice Tutelare per dipanare la matassa.
In ogni caso, quando una meta possa rivelarsi pericolosa per i figli, l’altro genitore può opporsi (pensiamo a paesi dove non vi sia nessuna igiene o dove sia in corso un conflitto).
Avv. Piergiorgio Rinaldi – studio legale, esperto in separazione e divorzio Roma
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Avv. Piergiorgio Rinaldi
La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.
Come andare in vacanza o in viaggio con i figli durante la separazione.
| a cura dell’Avv. Piergiorgio Rinaldi, matrimonialista in Roma |
Spesso ci viene domandato se, in caso di separazione o di divorzio, i genitori debbano osservare degli obblighi quando vogliono portare in vacanza i figli.
I documenti per andare in vacanza con i figli
I figli di separati o divorziati, esattamente come i figli di coloro che sono sposati o che convivono felicemente, devono avere documenti idonei all’espatrio, in caso di viaggio all’estero.
Per avere i documenti necessari all’espatrio, sarà necessario il consenso di entrambi i genitori. Ciò, sia in caso di figli di genitori separati che in caso di figli di genitori ancora regolarmente sposati.
Differente, invece, il caso della carta d’identità non valida per l’espatrio, che può essere richiesta anche da uno solo dei genitori.
Se il genitore non acconsente all’espatrio
Capita sovente che uno dei genitori neghi il consenso per la richiesta dei documenti validi per l’espatrio.
Per esperienza, possiamo dire che le motivazioni sono quasi sempre del tutto infondate, e che affondano nella necessità di negare qualcosa all’ex per infliggere una frustrazione.
Se quindi il diniego non è fondato sul giustificato sospetto che l’espatrio del minore possa avere conseguenze irreversibili (pensiamo alla sottrazione internazionale di minore, per esempio), l’altro genitore può chiedere al Giudice Tutelare di emettere un provvedimento che autorizzi il rilascio del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio.
Comunicazioni sui minori durante il viaggio
I genitori hanno diritto di avere notizie dei figli durante il viaggio, e devono poter comunicare con loro.
I figli devono quindi essere raggiungibili telefonicamente ed essere reperibili per qualsiasi emergenza o anche semplicemente per mantenere i contatti durante le vacanze.
Anche prima di intraprendere il viaggio, è buona prassi che i genitori comunichino le destinazioni presso le quali si recheranno con i figli, comprendendo anche l’indirizzo dell’albergo o del luogo in cui soggiorneranno.
Il minimo delle informazioni da comunicare all’ex sono: la destinazione e un numero di telefono.
Tuttavia, sarebbe meglio non essere troppo avari di informazioni. Non comunicare l’indirizzo completo non è reato, tuttavia è un comportamento che può essere oggetto di valutazione in relazione all’affidamento nel caso di una separazione in cui la conflittualità si mostri troppo elevata da parte di un genitore in danno dell’altro.
E’ necessaria l’autorizzazione dell’ex per fare una vacanza?
No. Ogni genitore può portare in viaggio i figli senza che l’altro possa impedirlo.
Il consenso dell’ex, pertanto, è del tutto irrilevante.
Tuttavia, nell’organizzazione dei viaggi e delle vacanze, si deve tener conto del diritto dell’altro genitore di trascorrere tempo con i figli, e quindi non si dovrà sovrapporre il proprio periodo di vacanza a quello dell’altro per impedirne lo svolgimento.
Ancora una volta, in caso di mancato accordo, si potrà fare ricorso al Giudice Tutelare per dipanare la matassa.
In ogni caso, quando una meta possa rivelarsi pericolosa per i figli, l’altro genitore può opporsi (pensiamo a paesi dove non vi sia nessuna igiene o dove sia in corso un conflitto).
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