E’ già Natale, mannaggia!

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E’ già Natale, mannaggia!

Ci risiamo, è di nuovo Natale, porca miseria.

Volano denunce, altro che renne.

Il motivo? Il solito: dove passeranno le festività i figli dei separati (o divorziati).

In questo periodo inizia la corrispondenza su WhatsApp o con gli sms (c’è ancora chi usa un vecchio Nokia, perché no?) che alla fine scaturirà nel solito epistolario tra avvocati.

Il tenore delle frasi che fanno bollire i telefonini è più o meno questo: “Naturalmente il bambino, quest’anno tocca a me!”, “Scherzi? Lo scorso Natale è stato con te! Ti tocca Capodanno.” “Non farmi arrabbiare, era il Natale di due anni fa..” “E certo, lo devi portare a passare le feste con la famiglia di quella z…….”,  “E tu, invece, non lo porti a casa nostra quel c…….. che ti sei trovato?” e via discorrendo.

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In genere si parte da un messaggio molto neutro: “Causa impegni di lavoro, mi trovo costretto/a a scambiare il mio turno…bla, bla…”.

Insomma, inizia la contesa dei figli a suon di inverosimili cambi di turni di lavoro, con orari fantasiosi che vanno dalle sedici del 28 dicembre alla mezzanotte del 31 senza pause manco per mangiare.

Oppure (perché di casi così ce ne sono, eccome) si prepara in anticipo il terreno per NON avere i figli tra i piedi a Natale.

E allora inizia la trasmissione di bollettini medici che possono arrivare a prevedere anche l’ipotesi dell’ebola: “Causa improvvisa e resistente influenza intestinale, non sarò in grado di prendere il bambino a Natale. Comunicherò sviluppi.”

Che palle.

Ci fosse un maledetto Natale in cui non mi chiamate alle dieci di sera per raccontarmi di quanto sia stronzo il vostro ex o di quanto sia diventata p…..a vostra moglie. Che poi, quando eravate sposati era tutta felpa disney e bigodini, adesso invece sta sempre su Facebook in minigonna a farsi i selfie nel bagno e a citare le frasi di Fabio Volo e Vasco Rossi.

E vostro marito? Ma come..quello aveva 120 di girovita e da quando sta con quella là si tinge i capelli e ha perso venti chili?

E le investigazioni casalighe sui social? Quelle dove le metti?

“Anvedi questo come se concia! Ma che gli s’è rifatto giorno?”

“Guarda tu’ madre come se la spassa coi soldi degli alimenti! T’è passata la sciatica, eh??”

 

Scusate tanto, è che non mi andava di scrivere un post serio.

 

Mollate i telefoni, cercate di venirvi incontro e passate un buon Natale.

Lo so, non è facile.

 

Buone Feste a tutti!

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
Avv. Piergiorgio Rinaldi
La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.