GLI 8 SINTOMI DELLA PAS

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Diagnosi di PAS errate portano alla soccombenza in Tribunale. Ecco 8 sintomi tipici per diagnosticarla correttamente.

La PAS, o sindrome da alienazione parentale / genitoriale consiste in una campagna di denigrazione sitematica e ingiustificata nei confronti dell’altro genitore che, nei casi più gravi, sfocia in vere e propria accuse di abuso sessuale.

Lo scopo ultimo della PAS, da parte del genitore alienante, è l’interruzione immediata delle visite dell’ex-coniuge e l’ottenimento dell’ affidamento esclusivo.

Il bambino si ammala di Pas? Sì, anzi, la PAS è una patologia DEL bambino causata da una psicopatologia del genitore.

Esattamente come chi abbia assorbito un contagio, il bambino affetto da ALIENAZIONE PARENTALE idealizza in modo assoluto il genitore affidatario e si schiera completamente dalla sua parte. Il rifiuto totale del genitore bersaglio è motivato utilizzando spesso il linguaggio del genitore alienante.

Del concetto di ALIENAZIONE, però, si può anche abusare.

Le istanze che finiscono in Tribunale prendendo impropriamente le mosse da una errata diagnosi fai-da-te di PAS, sono tante e vengono sempre rigettate.

Quindi, della PAS si deve parlare cum grano salis per evitare una soccombenza in giudizio.

Prendendo spunto da Colliva (2005), facciamo nostra la teoria che per definire la sintomatologia della PAS prima si debba definire che cosa non sia la PAS:

  • La PAS non c’è se esistono oggettive trascuratezze o abusi compiuti dal c.d. “genitore alienato”;
  • La PAS non è una patologia del genitore alienante, ma una patologia instillata nel bambino. Quindi è una malattia DEL bambino, cosa che ne giustifica l’ allontanamento dalla figura genitoriale nociva.

I sintomi dell’alienazione parentale

Gli studi evidenziano gli otto sintomi della PAS (Gardner / Colliva):

  1. La campagna di denigrazione: il genitore programmante favorisce la mancanza di rispetto da parte del figlio verso il genitore alienato.
  2. La razionalizazione debole: l’astio espresso dal bambino è motivato in modo debole e scarsamente logico, con scuse fragili e puerili. Ad es. “non voglio andare da papà perché non ha i videogiochi / non mi fa mangiare la pizza”.
  3. L’assolutezza del giudizio: il genitore rifiutato è un personaggio del tutto negativo, a differenza del genitore “buono” che invece è idealizzato.
  4. La apparente indipendenza del giudizio: il bambino afferma di aver elaborato autonomamente i termini della campagna di denigrazione, senza influenza del genitore programmante.
  5. L’appoggio automatico al genitore alienante, in qualsiasi conflitto venga a determinarsi.
  6. L’assenza di senso di colpa. Tutte le espressioni di disprezzo nei confronti del genitore escluso avvengono senza sentimenti di colpa nel bambino.
  7. Il pensiero in prestito: uso di parole che non sono normalmente conosciute da un bambino di quell’età, nel descrivere le nefandezze del genitore escluso.
  8. L’estensione dell’ostilità alla nuova famiglia e agli amici del genitore alienato.

Esistono tre gradi di PAS, da lieve a media, a grave.

Nel grado lieve, l’alienazione è relativamente superficiale ed il bambino sostanzialmente collabora per le visite al genitore alienato, ma è a tratti di cattivo umore. In questa fase, i bambini hanno manifestazioni relativamente superficiali degli otto sintomi primari del disturbo, e più spesso sono presenti solo alcuni dei sintomi. In questo grado di PAS può ancora ricostituirsi una relazione affettuosa con il genitore alienato.

Nelle forme più severe (media e grave), i segni della PAS aumentano di numero e di intensità, in un crescendo costante che conduce alla necessità di allontanare il minore per effetto di una decisione del tribunale dei minori  che coinvolge sempre i servizi sociali.

Per favorire una vera e propria “deprogrammazione” vengono coinvolti gli assistenti sociali e medici specialisti, nella speranza di un futuro riavvicinamento con la figura genitoriale respinta.

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
Avv. Piergiorgio Rinaldi
La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.