Dopo la separazione, è possibile per il genitore collocatario cambiare città con i figli? Il genitore collocatario può cambiare città con i figli anche se il trasferimento determina difficoltà di frequentazione con l’altro genitore?
Trasferimento del genitore collocatario
Il rapporto con il genitore non collocatario deve essere garantito e non deve essere reso troppo gravoso da un trasferimento in una città lontana. E’ possibile quindi trasferirsi in un altro comune con i figli, ma la distanza non deve essere tale da rendere difficile o impossibile la frequentazione fra i figli e l’altro genitore.
Cosa accade, tuttavia, se il collocatario vuole trasferirsi in una città difficilmente raggiungibile?
Nell’ipotesi in cui il minore sia affidato a entrambi i genitori in regime di affido condiviso, le decisioni di maggiore interesse devono essere prese con il consenso sia della mamma che del papà. Fra le decisioni di maggiore interesse, rientra ovviamente quella sul trasferimento della residenza del bambino. Se, quindi, l’accordo viene a mancare, il trasferimento non sarà possibile. Il genitore che, ugualmente, voglia trasferirsi insieme ai figli, dovrà a questo punto chiedere l’autorizzazione del Giudice.
E’ evidente che nemmeno il Giudice può impedire al genitore di andare a vivere in un’altra città, tuttavia il Tribunale può impedire che i figli minori si trasferiscano insieme a lui.
Effetti sul collocamento
Se il trasferimento dei figli minori viene respinto, il collocatario può rinunciare a partire oppure può trasferirsi ugualmente. In questo caso, però, perderà il collocamento dei figli.
Nemmeno una necessità lavorativa giustifica a priori il trasferimento del genitore collocatario con i figli minori. La Cassazione ha infatti stabilito che, affinchè il trasferimento possa essere concesso, è necessario dimostrare che sarebbe impossibile trovare un analogo lavoro vicino all’abituale residenza. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, non è detto che i figli seguiranno il genitore. Il Giudice, infatti, potrebbe ritenere dannoso sradicare i minori dall’ambiente consueto e proibirne il trasferimento.
Se il minore è già stato trasferito
Nel caso in cui i figli siano già stati trasferiti arbitrariamente e il non collocatario non si sia tempestivamente rivolto al Tribunale, potrebbe risultare molto più difficile riportare indietro i minori. Una volta che sia passato del tempo, riportare indietro i bambini potrebbe significare strapparli a un ambiente divenuto ormai consueto. Con il risultato che sarebbe molto più difficile ottenere dal Tribunale una modifica del collocamento.
Avv. P. Rinaldi, Cassazionista, esperto in diritto di Famiglia
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Avv. Piergiorgio Rinaldi
La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.
Dopo la separazione, è possibile per il genitore collocatario cambiare città con i figli? Il genitore collocatario può cambiare città con i figli anche se il trasferimento determina difficoltà di frequentazione con l’altro genitore?
Trasferimento del genitore collocatario
Il rapporto con il genitore non collocatario deve essere garantito e non deve essere reso troppo gravoso da un trasferimento in una città lontana. E’ possibile quindi trasferirsi in un altro comune con i figli, ma la distanza non deve essere tale da rendere difficile o impossibile la frequentazione fra i figli e l’altro genitore.
Cosa accade, tuttavia, se il collocatario vuole trasferirsi in una città difficilmente raggiungibile?
Nell’ipotesi in cui il minore sia affidato a entrambi i genitori in regime di affido condiviso, le decisioni di maggiore interesse devono essere prese con il consenso sia della mamma che del papà. Fra le decisioni di maggiore interesse, rientra ovviamente quella sul trasferimento della residenza del bambino. Se, quindi, l’accordo viene a mancare, il trasferimento non sarà possibile. Il genitore che, ugualmente, voglia trasferirsi insieme ai figli, dovrà a questo punto chiedere l’autorizzazione del Giudice.
E’ evidente che nemmeno il Giudice può impedire al genitore di andare a vivere in un’altra città, tuttavia il Tribunale può impedire che i figli minori si trasferiscano insieme a lui.
Effetti sul collocamento
Se il trasferimento dei figli minori viene respinto, il collocatario può rinunciare a partire oppure può trasferirsi ugualmente. In questo caso, però, perderà il collocamento dei figli.
Nemmeno una necessità lavorativa giustifica a priori il trasferimento del genitore collocatario con i figli minori. La Cassazione ha infatti stabilito che, affinchè il trasferimento possa essere concesso, è necessario dimostrare che sarebbe impossibile trovare un analogo lavoro vicino all’abituale residenza. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, non è detto che i figli seguiranno il genitore. Il Giudice, infatti, potrebbe ritenere dannoso sradicare i minori dall’ambiente consueto e proibirne il trasferimento.
Se il minore è già stato trasferito
Nel caso in cui i figli siano già stati trasferiti arbitrariamente e il non collocatario non si sia tempestivamente rivolto al Tribunale, potrebbe risultare molto più difficile riportare indietro i minori. Una volta che sia passato del tempo, riportare indietro i bambini potrebbe significare strapparli a un ambiente divenuto ormai consueto. Con il risultato che sarebbe molto più difficile ottenere dal Tribunale una modifica del collocamento.
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