Si può sospendere l’assegno di mantenimento durante le vacanze estive? In genitore non collocatario, durante le vacanze estive, può attuare il mantenimento diretto?
In ferie sono dovuti gli alimenti?
Durante le vacanze estive, il genitore non collocatario mantiene di fatto in maniera diretta i figli per i quali, nel corso dell’anno, paga un assegno di mantenimento mensile.
Spesso, quindi, viene chiesto all’avvocato matrimonialista se durante il periodo delle vacanze estive si possa sospendere o ridurre l’assegno a favore dei figli.
Cosa succederebbe, quindi, se il genitore non collocatario decidesse di sospendere o di ridurre l’assegno di mantenimento durante le vacanze estive?
Si esporrebbe alle conseguenze dell’inadempimento: quindi al recupero coattivo del credito o addirittura a conseguenze in sede penale.
La questione è stata presa in considerazione spesso dalla Cassazione. In merito possiamo dire che l’orientamento è ormai decisamente consolidato.
La Cassazione basa la sua interpretazione del contributo in favore della prole sul fatto che si tratterebbe di un’unica prestazione annuale ripartita in mensilità.
La reale natura dell’assegno di mantenimento
Il contributo a favore dei figli non è un rimborso spese che si versa al genitore collocatario per ristorarlo delle anticipazioni sostenute in favore dei minori. Il contributo mensile in favore dei figli va infatti considerato come una rata (1/12) di un importo da valutarsi su base annuale.
In buona sostanza, gli “alimenti” (comunemente e atecnicamente detti) che si versano ogni mese, sono una delle dodici rate che compongono un importo complessivo che ogni anno deve essere versato in favore della prole.
E se gli alimenti sono rate..
..sono quindi da pagarsi ogni mese, anche nei mesi di vacanza, quando i figli si trovano ad essere in strettissimo contatto con il genitore non collocatario che fornisce prestazioni “in natura” (cibo, vestiario, etc.).
Accordarsi per una riduzione, si può?
Il diritto dei figli ad essere alimentati dai genitori è “indisponibile”, vale a dire che non può essere oggetto di accordi privati che ne dispongano.
Avv. Piergiorgio Rinaldi, esperto in diritto di famiglia
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Avv. Piergiorgio Rinaldi
La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.
Si può sospendere l’assegno di mantenimento durante le vacanze estive? In genitore non collocatario, durante le vacanze estive, può attuare il mantenimento diretto?
In ferie sono dovuti gli alimenti?
Durante le vacanze estive, il genitore non collocatario mantiene di fatto in maniera diretta i figli per i quali, nel corso dell’anno, paga un assegno di mantenimento mensile.
Spesso, quindi, viene chiesto all’avvocato matrimonialista se durante il periodo delle vacanze estive si possa sospendere o ridurre l’assegno a favore dei figli.
Cosa succederebbe, quindi, se il genitore non collocatario decidesse di sospendere o di ridurre l’assegno di mantenimento durante le vacanze estive?
Si esporrebbe alle conseguenze dell’inadempimento: quindi al recupero coattivo del credito o addirittura a conseguenze in sede penale.
La questione è stata presa in considerazione spesso dalla Cassazione. In merito possiamo dire che l’orientamento è ormai decisamente consolidato.
La Cassazione basa la sua interpretazione del contributo in favore della prole sul fatto che si tratterebbe di un’unica prestazione annuale ripartita in mensilità.
La reale natura dell’assegno di mantenimento
Il contributo a favore dei figli non è un rimborso spese che si versa al genitore collocatario per ristorarlo delle anticipazioni sostenute in favore dei minori. Il contributo mensile in favore dei figli va infatti considerato come una rata (1/12) di un importo da valutarsi su base annuale.
In buona sostanza, gli “alimenti” (comunemente e atecnicamente detti) che si versano ogni mese, sono una delle dodici rate che compongono un importo complessivo che ogni anno deve essere versato in favore della prole.
E se gli alimenti sono rate..
..sono quindi da pagarsi ogni mese, anche nei mesi di vacanza, quando i figli si trovano ad essere in strettissimo contatto con il genitore non collocatario che fornisce prestazioni “in natura” (cibo, vestiario, etc.).
Accordarsi per una riduzione, si può?
Il diritto dei figli ad essere alimentati dai genitori è “indisponibile”, vale a dire che non può essere oggetto di accordi privati che ne dispongano.
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