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Non mantenere figli abili al lavoro

Non mantenere figli abili al lavoro

Non è reato non mantenere i figli maggiorenni abili al lavoro. Il principio vale anche per gli studenti e per i lavoratori precari o con contratto part-time.Lo stabilisce la Cassazione penale, con la sentenza n. 1342 del 2019.

 

Il mancato pagamento del mantenimento

In caso di separazione o di divorzio, il mancato pagamento del mantenimento per i figli minorenni, oppure maggiorenni ma inabili al lavoro, costituisce reato ai sensi dell’art. 570 c.p.

Vale la stessa cosa quando il mancato pagamento del mantenimento riguardi figli maggiorenni abili al lavoro?

Sappiamo che il coniuge non collocatario, all’esito di una separazione, quasi sempre è tenuto al pagamento di un assegno quale contributo per il sostentamento dei figli.

Sappiamo anche che non versare l’assegno stabilito in sentenza, in caso di querela da parte dell’ex, espone alla possibilità di essere condannati ai sensi dell’art. 570 o dell’art. 570 bis del codice penale.

Tuttavia, perché si abbia reato, il soggetto deve versare in stato di concreta dipendenza economica.

Ebbene, per la Cassazione, i figli maggiorenni abili al lavoro “beneficiano” dell’assegno ma non ne “dipendono”, poichè ben potrebbero assicurarsi la sopravvivenza accettando lavori umili o precari. Alla luce di questo principio, quindi, per il fatto che i figli maggiorenni sono in grado di lavorare e di sostenersi autonomamente, sembrerebbe potersi ritenere che il fatto di non versare loro il contributo al mantenimento possa rappresentare un inadempimento civilistico ma non un reato, poichè -a differenza di un minore- essi in teoria non dipenderebbero dal genitore per assicurarsi la sopravvivenza.

Il rapporto con la sentenza 17183/2020

Quest’ultima recentissima sentenza ha stabilito il dovere del figlio di attivarsi subito per diventare indipendente. Questo comporta che il figlio che non cerchi lavoro in attesa di trovarne uno più adatto alle proprie aspirazioni e alla propria formazione, può perdere l’assegno di mantenimento.

Quest’ultima pronuncia rafforza ulteriormente i principi stabiliti dalla sentenza del 2019, perché alleggerisce non poco la posizione sostanziale del genitore che è tenuto al versamento dell’assegno.

 

Separarsi e divorziare a Roma Avvocato diritto di famiglia Roma
Avv. P. Rinaldi, Cassazionista, esperto in diritto di Famiglia

 

 

 

 

 

 

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
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La realta' della famiglia in crisi richiede conoscenze approfondite ed una dedizione assoluta. Soprattutto, richiede pratica quotidiana e grande passione personale. Per arrivare al migliore accordo.

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