Separazione e nipoti: il diritto di visita dei nonni e degli zii
| a cura dell’Avvocato Piergiorgio Rinaldi |
Il codice civile riconosce il diritto dei nipoti di avere “rapporti significativi” con i parenti di ciascun ramo familiare, anche in caso di separazione o divorzio.
Lo dice chiaramente l’art. 337 ter cod. civ., che postula un vero e proprio diritto del minore a conservare un rapporto costruttivo con tutta la famiglia, anche quando divorzio o separazione siano intervenuti a modificare radicalmente gli assetti affettivi.
Si tratta di un diritto dei parenti o dei bambini?
Probabilmente è proprio questa la domanda da farsi prima di affrontare l’argomento. Ebbene, il diritto di visita appartiene ai minori e non agli adulti.
In generale, quello del diritto di visita è un concetto che si accosta immediatamente all’ idea del rispetto delle condizioni di separazione, quindi è percepito come un diritto del genitore. In realtà, per quest’ultimo si configura un diritto-dovere, che è ben altra cosa rispetto al puro “diritto”.
Il concetto di “diritto” infatti implica anche la possibilità di disporre dello stesso.
Del diritto a visitare i figli, invece, non si dispone: esso costituisce un obbligo del genitore. Parliamo, quindi, di una sorta di diritto-dovere che si lega al più generale obbligo di mantenere, istruire, sostenere moralmente ed educare la prole ai sensi dell’art. 147 cod. civ.
Tale obbligo, pertanto, ove non venga adempiuto da uno dei genitori, può portare a perdere l’affido condiviso.
I parenti hanno un diritto o un dovere?
La posizione dei parenti prossimi, quali nonni o zii, verso i nipoti non è caratterizzata dal richiamato concetto del dovere. In questo risiede un’enorme differenza concettuale e giuridica.
Infatti, mentre l’art. 147 cod. civ. parla di un preciso dovere dei genitori verso la prole (grazie al quale si declina il dovere di non ostacolare le visite da parte del genitore non collocatario), l’art. 337 ter cod. civ. parla di un diritto – e peraltro appartenente ai soli minori – di mantenere rapporti significativi con entrambi i rami della famiglia.

I nonni sono titolari di un autonomi diritto di visita verso i nipoti?
I nonni e gli zii hanno diritti autonomi verso i nipoti?
Una premessa indispensabile: i nonni sono privilegiati rispetto agli zii, perché solo essi sono titolari di una autonoma facoltà di adire il tribunale per garantire il diritto dei minori di mantenere quei significativi rapporti con la famiglia di cui parla l’art. 337 ter cod. civ.
In realtà, però, i nonni che si rivolgono ai tribunali non fanno valere un diritto personale, bensì il diritto dei nipoti a conservare l’equilibrio degli affetti ove ciò si ritenga ostacolato dai genitori per cause legate ad una forte conflittualità. Nulla di più.
Non esiste quindi un intangibile diritto di visita per i nonni. Ancor meno per gli zii.
A dimostrazione di ciò, la Suprema Corte roma na ha rimarcato il fatto che se durante l’audizione dovessero emergere circostanze atte a turbare il minore durante la frequentazione dei parenti, è giusto inibire tale frequentazione.
Avv. Piergiorgio Rinaldi

Avv. Piergiorgio Rinaldi, esperto in diritto di famiglia
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