Rinunciare alla patria potestà

Rinunciare alla patria potestà

Ci è stato chiesto se si possa rinunciare alla patria potestà. La locuzione “patria potestà” è rimasta nell’uso comune ma è obsoleta e non più utilizzata in campo giuridico. L’espressione “patria potestà” è stata infatti sostituita da quella più corretta di “responsabilità genitoriale”, introdotta dal decreto legislativo n. 154 del 2013, a sottolineare che verso i figli si hanno diritti ma soprattutto doveri e che entrambi i genitori sono onerati dal medesimo obbligo di cura.

Rinunciare alla patria potestà è possibile?

La responsabilità genitoriale è stabilita dal codice civile all’articolo 316, che la riconosce in egual misura in capo a entrambi i genitori. A parte i casi nei quali un genitore decada dalla responsabilità genitoriale per violazioni gravi, non si può rinunciare a un “diritto-dovere” imposto dalla Legge. Si tratta di una posizione giuridica che si fonda sul rapporto di filiazione, quindi per via del semplice fatto di essere genitore di qualcuno, il che non può naturalmente essere soggetto a scelte o ripensamenti.

La responsabilità genitoriale nella separazione

I coniugi che si stanno separando non possono inserire una clausola di rinuncia alla responsabilità genitoriale in favore di uno solo di essi. Non si può, cioè, rinunciare alla “patria potestà” quando l’avversario pretenda di inserirlo nelle condizioni della separazione. Può tuttavia capitare che la rinuncia alla patria potestà venga ugualmente inserita fra le condizioni di una separazione consensuale: questo non deve stupire, poiché nella separazione consensuale le parti a volte scelgono di non essere assistite da un legale e possono non di rado incorrere in fraintendimenti della norma. Nel 2013, ad esempio, il Tribunale di Varese non omologò una separazione consensuale in cui era stata inserita una clausola simile.

Che alcuni genitori possano concepire una simile rinuncia non deve stupire. In alcuni casi, infatti, forti pressioni esterne (come quelle di nuovi compagni o nuove compagne), il forte timore di un partner violento o perfino l’esasperazione per una separazione giudiziale estenuante, possono indurre alcuni a ipotizzare di rinunciare al ruolo di genitore.

 

Separarsi e divorziare a Roma Avvocato diritto di famiglia Roma

Avv. P. Rinaldi, Cassazionista, esperto in diritto di Famiglia

 

 

 

 

 

 

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
Avv. Piergiorgio Rinaldi
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