Reclamo contro ordinanza presidenziale

Reclamo contro ordinanza presidenziale

Si può proporre reclamo contro l’ordinanza presidenziale? Quante probabilità di accoglimento ha un ricorso per il reclamo dell’ordinanza presidenziale?

 

La fase presidenziale

La separazione e il divorzio si aprono con una prima udienza, chiamata “presidenziale”, durante la quale il giudice dispone i provvedimenti urgenti in favore dei figli e della coppia.

Questi provvedimenti riguardano prevalentemente l’affido e il collocamento della prole, eventuali assegni di mantenimento e l’assegnazione della casa coniugale. Nelle udienze successive, il procedimento prosegue per i dovuti approfondimenti e per le questioni residuali.

Ma si possono contestare i provvedimenti che il giudice assume nella fase presidenziale?

 

Il reclamo contro l’ordinanza presidenziale

Il coniuge che ritenga che i provvedimenti presidenziali siano manifestamente viziati in fatto o in diritto, che ritenga l’ordinanza illegittima o che lamenti evidenti errori decisionali o di valutazione per quanto riguarda i rapporti economici o i rapporti con i figli, può proporre reclamo in Corte d’Appello per ottenere la modifica dei punti contestati.

 

Cosa fa la Corte d’Appello?

Va innanzitutto chiarito che la Corte d’Appello, decidendo sul reclamo, non può ammettere nuove prove né fornire nuove valutazioni delle risultanze presidenziali. Il reclamo, quindi, deve fondarsi solo su contestazioni di errori palesi e immediatamente rilevabili.

La Corte, quindi, non dispone complesse attività di accertamento ma controlla esclusivamente la presenza di vizi della fase presidenziale.

In via eccezionale, è ammessa la valutazione di fatti nuovi, ma solo se questi si sono verificati dopo la fase presidenziale e prima dello spirare del termine per il reclamo. In quest’ultimo caso, tuttavia, il rimedio più corretto sarebbe la richiesta di modifica dell’ordinanza allo stesso giudice istruttore che l’ha pronunciata.

 

Statistiche sull’esito dei reclami

Il reclamo contro i provvedimenti presidenziali è uno strumento da usare con grande parsimonia. In genere, questi ricorsi vengono respinti perché infondati o perché in essi si richiede una revisione della fase presidenziale pur in assenza di vizi.

Solamente il 15% dei reclami, stando alle statistiche, viene quindi accolto.

E’ necessario quindi utilizzare lo strumento del reclamo solo in presenza di concreti presupposti, anche perché, in caso di soccombenza, le condanne alle spese processuali sono piuttosto consistenti.

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi, esperto in diritto di famiglia

 

 

 

 

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
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