Genitori e figli

La conflittualità della coppia e l’affidamento ai servizi sociali

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Il conflitto, quando si attraversa una separazione, può raggiungere livelli esplosivi. La coppia, in quel momento, attraversa la sua fase più marcatamente patologica, quindi è particolarmente difficile riuscire a mantenere un livello di collaborazione adeguato al ruolo genitoriale.

La conflittualità e i servizi sociali

Il conflitto non è pericoloso di per sè, dal punto di vista delle conseguenze sull’affidamento. Lo diventa quando esso oltrepassa la sfera padre-madre e si riversa sui figli, coinvolgendoli nell’atmosfera patologica di un rapporto in crisi.

Ben venga quindi il conflitto, momento fisiologico e imprescindibile di ogni “rottura”, purchè resti confinato all’interno della coppia.

Quando il conflitto non supera il perimetro della coppia, non pone in pericolo l’affidamento dei figli. Quando invece i figli sono coinvolti nel conflitto, o peggio diventano parti attive all’interno dello stesso, è messo in serio pericolo anche l’affidamento dei minori, i quali, in base all’apprezzamento del giudice, potrebbero essere affidati ai servizi sociali o peggio posti in affidamento presso terzi.

I pericoli della conflittualità eccessiva

I minori sono portati ad avere una partecipazione nel conflitto, non tanto per schierarsi a favore di un genitore o dell’altro, quanto per salvaguardare il proprio universo affettivo. Mediando fra i genitori, essi immaginano di poter gestire per quanto possibile gli squilibri che percepiscono.

Non sono rari i casi di minori che si schierano con il padre perché percepiscono discorsi dai quali apprendono che probabilmente sarà allontanato dalla casa coniugale. In questi casi, spesso viene attribuita alla mamma l’integrale responsabilità del conflitto e si favorisce la cancellazione della figura materna e l’avvio verso la tanto temuta PAS.

Quando intervengono i servizi sociali

In tutti i casi in cui la partecipazione del minore divenga evidente, sarà compito del Giudice disporre l’audizione del minore per valutare la possibilità che il conflitto abbia danneggiato la sua sfera socio-emozionale. Nel caso in cui l’audizione si riveli insufficiente, potrebbe essere disposta una CTU, all’esito della quale decidere quale genitore meriti l’affidamento.

Non sono rari i casi in cui, nell’attesa delle isultanze della CTU, i figli siano affidati provvisoriamente ai Servizi Sociali territorialmente competenti.

Successivamente, i Servizi potrebbero restare affidatari per un tempo di fatto indefinito (benchè in teoria siano uno strumento di ausilio provvisorio), in attesa che il livello del conflitto si abbassi o che i genitori riacquisiscano adeguate capacità genitoriali.

Avv. Piergiorgio Rinaldi – avvocato matrimonialista in Roma

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Avv. Piergiorgio Rinaldi, avvocato matrimonialista in Roma

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
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