Doppio addebito della separazione

Doppio addebito della separazione

Può essere pronunciato il doppio addebito della separazione? L’addebito della separazione alla controparte, cioè, può essere ottenuto da entrambi i coniugi? E quali sono le conseguenze del doppio addebito della separazione? Il doppio addebito può influire sull’affido?

Il doppio addebito della separazione prima e dopo la riforma

Quando la responsabilità delle cause della separazione è ascrivibile alla colpa di entrambi i coniugi, il giudice può pronunciarsi di conseguenza.

Prima della riforma del diritto di famiglia intervenuta nel 1975, la possibilità del doppio addebito era ben definita e più agevolmente ammessa in dottrina. Infatti, le cause di addebito della separazione erano strettamente tipizzate (adulterio, abbandono, eccessi, sevizie, minacce e ingiurie), ed entrambi i coniugi potevano facilmente incorrere nella violazione di una esse nel corso della loro vicenda matrimoniale.

L’attuale formulazione dell’art. 151 c.c. prevede invece che nel pronunciare la separazione il giudice indichi a quale dei due coniugi essa sia addebitabile, lasciando intendere che l’addebito possa essere pronunciato nei confronti di un solo soggetto. L’addebito, inoltre, si pronuncia in base a una valutazione complessiva e comparativa slegata da cause tipiche.

Conseguenze sull’affido

Dopo la riforma del diritto di famiglia, l’eventualità del doppio addebito è sopravvissuta nella prassi.

Spesso, la contemporaneità dei comportamenti può quindi determinare una pronuncia di addebito a carico di ognuno dei coniugi, con la conseguenza che nessuno dei due avrà diritto all’assegno di mantenimento ove richiesto.

L’addebito reciproco delle cause della separazione può peraltro mettere in evidenza i comportamenti maltrattanti e gli eccessi di entrambi i coniugi, con possibile ricaduta sui figli.

La conflittualità che ha generato la separazione, ove attribuibile a entrambi i genitori, può essere valutata come una forma di inidoneità genitoriale. In presenza di tale inidoneità, il giudice può valutare la possibilità di affidare i figli ai servizi sociali in attesa che almeno uno dei genitori riacquisisca sufficienti risorse educative.

 

Separarsi e divorziare a Roma Avvocato diritto di famiglia Roma

Avv. P. Rinaldi, Cassazionista, esperto in diritto di Famiglia

 

 

 

 

 

 

 

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Avv. Piergiorgio Rinaldi
Avv. Piergiorgio Rinaldi
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